ORARIO INVERNALE PISCINA E PALESTRA
da Lunedì a Venerdì 08.00 - 22.00
Sabato e Domenica 09.00 - 20.00
OASI BENESSERE
da Lunedì a Venerdì 09.30 - 21.30
Sabato e Domenica 10.00 - 20.00
ESTETICA e MEDICAL
da Lunedì a Domenica 10.00 - 20.00
PARRUCCHIERI
LUNEDÌ CHIUSO
da Martedì a Domenica 9.00 - 20.00
BAR - RISTORANTE
tutti i giorni dalle 5:00 fino a tarda sera

News

This is a single blog caption
Immagine di copertina benessere a tavola con qbowellness il cioccolato

Aria di Pasqua… Tempo di cioccolato!

Simbolo classico della Pasqua e immancabile protagonista in questi giorni festivi: l’uovo di cioccolato! Il cioccolato è un alimento che la maggior parte delle persone adora e teme allo stesso tempo. Forse non lo conosciamo davvero bene…

Scopriamo allora con la Dottoressa Francesca Tiberi caratteristiche e proprietà di questo antichissimo alimento!

Il cioccolato: conosciamolo meglio

benessere a tavola con qbowellness tavolette di cioccolatoIl cioccolato ha un’origine antichissima: già nel 1000 a.C. la pianta del cacao veniva coltivata dalle popolazioni del Sud America. Gli Atzechi utilizzavano la bevanda derivata dalla lavorazione delle fave del cacao (i semi della pianta) durante i riti religiosi: erano soliti speziarla con peperoncino, vaniglia e miele. Dopo la scoperta delle Americhe, il cioccolato giunse fino in Europa. Qui, nell’800, nacque il cacao in polvere grazie al lavoro di un chimico olandese e in seguito venne creata, nel 1847, la prima tavoletta di cioccolato.

Cosa c’è in questa tavoletta? Innanzitutto c’è il cacao sotto forma di pasta di cacao, che è il risultato della lavorazione delle fave. Alla pasta di cacao sono aggiunti altri ingredienti in proporzioni variabili per ottenere i diversi tipi di cioccolato.

In commercio possiamo trovare:

  • Cioccolato extra fondente. Contiene almeno l’80% del cacao rispetto al peso complessivo della tavoletta. Vengono aggiunti burro di cacao e zucchero, in proporzioni sempre minori fino a raggiungere il 100% del cacao nel prodotto finito.
  • Cioccolato fondente. Contiene almeno il 43% di cacao rispetto al peso complessivo della tavoletta. Anche in questo caso vengono aggiunti burro di cacao e zucchero.
  • Cioccolato al latte. Si ottiene aggiungendo alla pasta di cacao il latte in polvere, oltre ai soliti burro di cacao e zucchero. Rispetto al fondente è più ricco di grassi e zuccheri.
  • Cioccolato bianco. Non è propriamente un cioccolato perché per la sua produzione non si utilizza la pasta di cacao, ma solo il burro di cacao con aggiunta di vaniglia, zucchero e latte.
  • Cioccolato alla gianduia. Proviene da una ricetta piemontese realizzata per la prima volta nel 1865, realizzata con pasta di cacao, polvere di nocciole Gentili delle Langhe e zucchero. Si può trovare nella versione fondente o al latte.

E’ sempre preferibile il cioccolato extrafondente (per limitare l’assunzione di zucchero) perché oltre alle calorie fornisce alcune sostanze bioattive interessanti contenute nel cacao:

  • Magnesio, ferro, manganese, tra le sostanze che servono all’organismo per svilupparsi e mantenere nel tempo uno stato di buona salute;
  • Flavonoidi, molecole con forte potere antiossidante;
  • Teobromina, un alcaloide che dà effetti simili alla caffeina anche se in quantità molto ridotte;
  • Serotonina, neurotrasmettitore “del buonumore” contenuto in modeste quantità e per cui il cioccolato viene definito “antidepressivo naturale”.

Come usarlo

Nonostante le sue proprietà benefiche, il cioccolato è un alimento molto calorico, in quanto apporta principalmente grassi: è consigliabile consumarne una quantità quotidiana moderata. Un piccolo trucco è scegliere le tavolette extrafondenti: il sapore amaro non ne permette un consumo troppo elevato e si tende quindi a mangiarne meno rispetto gli altri, più dolci e gradevoli. La quantità consigliata è di circa 30 g al giorno, circa sei quadratini di una classica tavoletta da 100 g.

Oltre alla preparazione dei dolci, sotto forma di cacao amaro in polvere o scaglie, il cioccolato è perfetto come snack per fermare la fame tra i pasti e per dare la carica prima di un allenamento (non troppo intenso!). Anche a colazione il cioccolato può rappresentare una fonte di grassi da mettere nello yogurt oppure da sciogliere e da utilizzare per guarnire dei gustosi pancakes.

Se avete sempre voglia di dolce dopo pranzo o siete soliti sgranocchiare qualcosa di poco sano dopo cena, concedetevi qualche scacco di cioccolato extrafondente. Attenzione a non esagerare, il cioccolato ha proprietà eccitanti e la sera potrebbe tenervi svegli! 

Quando evitarlo

Nell’ambito di una sana alimentazione e nelle porzioni consigliate, cosi come per la maggior parte degli alimenti, non vi sono limitazioni al consumo di cioccolato. Ci sono però categorie di persone che devono prestare attenzione:

  • Chi soffre di diabete di tipo II dovrebbe consumare solo cioccolato dal 90% in su;
  • Chi soffre di gastrite o reflusso gastrico, dovrebbe limitarne il consumo, perché il cioccolato è come il caffè;
  • Chi soffre di emicrania, oppure chi è particolarmente ansioso o irritabile, dovrebbe mangiare poco cioccolato, perché contiene sostanze eccitanti;
  • Le donne in gravidanza possono consumare il cioccolato, ma in quantità ridotte, così come dovrebbero limitare il consumo di caffè;
  • Chi ha intolleranza al nichel dovrebbe eliminare il cioccolato, così come tanti altri alimenti, dalla sua dieta. In questo caso un consulto con un nutrizionista può essere utile per orientarsi.
  • Le persone eccessivamente sovrappeso o obese, che devono seguire un regime ipocalorico per perdere peso, devono limitare se non eliminare il cioccolato. Anche se in molti casi l’uso del cioccolato è di aiuto per un paziente che deve dimagrire molto, spesso si tende a eliminare questo alimento perché il rischio di abuso è molto alto.

Vuoi essere certo di inserire correttamente il cioccolato nella tua dieta?

Lo stile alimentare, cioè la quantità, la qualità e la frequenza degli alimenti che consumiamo, rappresenta il fattore ambientale più potente in grado di influire sullo stato di salute e sull’aspettativa di vita di tutti noi, riducendo il rischio di malattie croniche.

E’ per questo che è importante la consulenza di un esperto nutrizionista, soprattutto in presenza di patologie o condizioni cliniche particolari. Il nutrizionista stilerà un programma alimentare personalizzato basato sui risultati dei vari test e tenendo in considerazione lo stato di salute, l’età, il sesso e la corporatura dell’utente.

Chiama subito per un appuntamento

 

Francesca Tiberi biologa e nutrizionista al qbo wellness

Contenuto a cura della Dott.ssa Francesca Tiberi, Biologa Nutrizionista presso il Q-bo Wellness

Leggi anche:

Colore, gusto e salute nel piatto con i legumi

Gli agrumi: alleati essenziali nella stagione fredda

La frutta secca: un tesoro nel palmo di una mano